Non è logicamente impossibile concepire l'esistenza di esseri intelligenti, che vivano e si muovano sulla superficie di un qualsiasi corpo solido, capaci di percepire soltanto ciò che esiste su questa superficie e insensibili a tutto ciò che si trova al di fuori di essa.
Ugualmente non contraddittorio è supporre che siffatti esseri possano determinare le curve di minima lunghezza del loro spazio e di questo, per quanto accessibile e percepibile, formarsi nozioni geometriche. Il loro spazio, naturalmente, avrà soltanto due dimensioni.